sono coloro che animano Scenicamente con la propria esperienza decennale, nel campo della scenografia e dell'arte.
La fusione di questi due elementi, permette a Scenicamente di creare opere di alta qualità.
Moda, pubblicità, teatro, design, arte: questi i settori nel quale Scenicamente riversa la propria esperienza ed il proprio eclettismo.
Scenicamente è sempre alla ricerca di nuove sfide e nuovi traguardi, offre soluzioni per ogni tipo di richiesta, per soddisfare le esigenze di tutti i clienti.
Richieste particolari vengono soddisfatte tramite soluzioni innovative e, cosa più importante, studiate ad hoc per ogni singolo caso.
Ritiene importante soddisfare i clienti ma, ancor prima, ritiene fondamentale assicurarsi che l'opera che sta producendo, sia di ottima qualità artistica e tecnica.
Offre prodotti creati in tempi ristretti, come è spesso necessario nel campo della scenografia, ma non rinuncia ad uno studio approfondito, della struttura, dell'utilizzo dei materiali più idonei, e del tipo di rifiniture desiderate.
Scenicamente, su richiesta, offre anche un servizio a 360°: progettazione, realizzazione, trasporto e allestimento.
Si laurea in scenografia presso l'Accademia delle Belle Arti di Brera, dove, il progetto della sua tesi: "Il teatro negli spazi industriali", susciterà un interesse tale, che le verrà proposto di tenere un seminario, per gli studenti di scenografia che intitolerà "Spazi industriali per l'arte e lo spettacolo" e durerà due anni.
Il suo interesse intorno al recupero di spazi e materiali, però, inizia molto prima, già durante i primi anni di Accademia.
Nel 1997 ottiene l'Attestato di Qualifica Professionale in Trattamento Artistico dei Metalli e Scultura, grazie al corso FSE di 6 mesi, con Arnaldo Pomodoro.
E' sempre durante gli studi che, nel 1997, inizia la sua esperienza come scenografa sul campo, facendosi le ossa in uno storico laboratorio milanese di scenografia: Cheli Scenografie.
Nel 1998 scopre la sua attrazione per le fabbriche abbandonate, ed è questo l'anno in cui iniziano le sue perlustrazioni segrete, all'interno di queste incalcolabili tonnellate di ruggini della modernità. Proprio in questi luoghi pericolanti comincia a raccogliere e catalogare il materiale che trasformerà, in un secondo tempo, in sculture, oggetti di design e modelli scenografici.
Contemporaneamente è assistente a corsi di scenografia e Master post laurea FSE, sempre all'interno del dipartimento di scenografia di Brera.
Nel 2003 tiene alcuni workshops all'interno del dipartimento di "Scienze della formazione" dell'Università Cattolica di Milano, Brescia e Piacenza, sulla costruzione di elementi scenografici, tramite l'utilizzo di materiale di recupero.
Durante e dopo gli studi partecipa in qualità di scultrice a concorsi e mostre, tra cui le più recenti nel 2009 per "EcoArtProject" concorre con "Povera dama sublime" una scultura creata esclusivamente con materiali di recupero:
http://www.ecoartproject.org/martamongiorgi.phpe nel 2006, "Prospettive industriali", una personale al Teatro Eliseo di Roma, imperniata sulle sue opere create con materiale di recupero.
http://archiviostorico.corriere.it/2006/febbraio/26/archeologia_industriale_conquista_teatro_co_10_060226098.shtml http://www.universytv.it/informazione/scenografia.phpA Roma vivrà per tre anni, lavorando nei più conosciuti laboratori di realizzazione di modelli scenografici ed architettonici; e collabora in veste di scenografa con la regista Tiziana Bergamaschi, all'interno dell'Accademia nazionale d'Arte Drammatica Silvio D'Amico.
Dal 2005 in poi, collabora come scenografa teatrale e direttrice di scena, su tutto il territorio nazionale, e in Svizzera.